La realtà aumentata cambierà il nostro mondo rivoluzionando anche quello del lavoro

Sta cambiando sempre di più il nostro mondo con le nuove tecnologie, la realtà virtuale rivoluzionerà anche il nostro approccio al lavoro, scenari AR e VR.

Da sempre un po’ bistrattata, perché considerata la sorella minore della realtà virtuale, in realtà la realtà aumentata è qualcosa di incredibilmente performante e sta per cambiare il nostro mondo, in primis quello del lavoro. Benché spesso associata al VR, in realtà le due realtà sono sostanzialmente associate solo dal fatto che necessitano di un visore per essere sperimentate (ma nel caso della AR non è nemmeno sempre vero).

AR vs VR, la realtà aumentata non è da sottovalutare

Sarà il fascino della terminologia, o il fatto che innegabilmente il mondo della realtà virtuale sprigiona maggior curiosità proprio per il suo essere totalmente alternativo alla nostra realtà naturale, sta di fatto che il mondo dell’AR non è più da sottovalutare, e per certi aspetti, almeno per il momento, vince nei confronti dell’illustra sorella. Il motivo è che ad oggi, la realtà virtuale è ancora in fase di sviluppo, sostanzialmente lontana dalle reali applicazioni a misura d’uomo che invece la realtà aumentata mette già a disposizione. Un esempio su tutti, Pokémon Go, il videogioco che ha rivoluzionato il concetto di esperienza videoludica proprio grazie all’AR. Ma il potenziale di questa tecnologia è ancora tutto da scoprire.

Il mondo del lavoro sarà totalmente rivoluzionato, le nostre scrivanie, grazie ad una serie di ologrammi collegati a reti neurali artificiali, a loro volta connesse ad internet, diventeranno dei veri e propri uffici di lavoro con tastiere e monitor che si materializzeranno davanti ai nostri occhi. A tal proposito, Alla Carneige Mellon University hanno brevettato Desktopography, una lampadina “particolare” capace di proiettare sulla scrivania dell’ufficio una serie di programmi utili per il lavoro. Ad esempio, se si deve scrivere una e-mail, senza dover utilizzare la tastiera fisica, si potrà battere sulla tastiera virtuale che apparirà sulla scrivania.

AR, meno rischi anche a lavoro

Per non parlare poi della possibilità di utilizzare tale tecnologia nel mondo del lavoro per diminuire i rischi. I lavori manuali, come quelli in fabbrica, sono da sempre soggetti a questo tipo di pericoli. Si muove in questo senso la software house Meta, la quale ha sviluppato Workspace. Grazie ad un visore i lavoratori potranno controllare i macchinari computerizzati direttamente con le gesture delle mani, senza dover intervenire fisicamente. Insomma, una vasta gamma da cui attingere ancora una volta per semplificare e migliorare la nostra vita, a lavoro e non solo.

da “Investire oggi” di Giovanni Reale, pubblicato il

Google sfida Apple, realtà aumentata su smartphone Android

da Repubblica del 30.08.2017

Mountain View lancia kit per app che sovrappongono oggetti virtuali a realtà

ROMA – Google sfida Apple nel settore della realtà aumentata (AR), cioè la sovrapposizione di oggetti virtuali alla realtà circostante: lancia la piattaforma ARCore, diretta rivale di ARKit della Mela, che consentirà agli sviluppatori di portare la realtà aumentata sui dispositivi Android. Come spiega la compagnia di Mountain View sul suo blog, si tratta di un kit con cui gli sviluppatori di applicazioni posso iniziare a sperimentare nuovi prodotti dedicati agli smartphone con sistema operativo Android. Attualmente nel mondo ne sono attivi due miliardi.

La realtà aumentata, tuttavia, sarà a disposizione soltanto di una minoranza. “ARCore funzionerà su milioni di smartphone, iniziando ora con il Samsung Galaxy S8 e il nostro Pixel. Puntiamo a 100 milioni di dispositivi entro la fine dell’anteprima”, ha spiegato Google. La compagnia ha aggiunto che sta lavorando con i costruttori Samsung, Huawei, Lg e Asus per ampliare la platea.

Non solo Hololens: Microsoft e gli occhiali per la realtà aumentata

occhiali Hololens Microsoft

La sezione Research della multinazionale svela il prototipo di un wearable che «aggiunge» oggetti alla realtà sotto forma di ologrammi

Mentre Google continua a investire nella realtà virtuale e nei visori, Microsoft, dopo l’annuncio e lo sviluppo del progetto Hololens, prosegue il suo cammino in quella aumentata, mostrando un paio di occhiali in grado di visualizzare ologrammi di fronte agli occhi di chi li indossa. In queste ore infatti i Microsoft Research Labs hanno mostrato con foto e video un prototipo funzionante che riesce a compattare tutte le caratteristiche necessarie per mostrare ologrammi in un paio di occhiali da vista qualunque. Tuttavia è bene precisare che tutto il lavoro necessario per creare e mostrare gli ologrammi viene svolto da un computer, collegato fisicamente agli occhiali. Insomma, con una soluzione più vicina a Oculus Rift che a Hololens.

occhiali Hololens Microsoft

 

Oggetti «presenti» nella realtà

Il prototipo ha un campo visivo di 80° e riesce a visualizzare le immagini non mostrandole direttamente sulla lente, ma grazie a un piccolo gruppo ottico posizionato sulla stanghetta che proietta l’immagine desiderata su lenti speciali, dandole una sensazione di profondità. Un principio non molto diverso dai mirini olografici che si usano in campo militare. Stando a quanto dichiarato una delle sfide più importanti nel creare un dispositivo simile sta nel replicare la profondità di campo degli oggetti normali. Nel mondo reale l’occhio si concentra su un determinato punto dello spazio e la sfocatura di tutto ciò che sta attorno determina nel nostro cervello una sensazione di profondità. Normalmente i visori in realtà aumentata mostrano tutto con la stessa messa a fuoco, creando un conflitto che impedisce agli oggetti virtuali di mescolarsi al contesto. L’aspetto vincente di una visione olografica, rispetto a una semplice sovrapposizione in realtà aumentata, è che il sistema può regolare la sfocatura degli oggetti con una precisione che arriva al singolo pixel, garantendo un effetto mai visto prima. Questa precisione permette inoltre di correggere eventuali problemi visivi dell’utilizzatore, che può apprezzare la realtà virtuale anche in caso di astigmatismo, miopia o presbiopia.

Un prototipo verso il futuro

Tuttavia, per quanto queste immagini siano interessanti e il passo avanti rispetto al passato sia enorme, è bene tenere a mente che quanto mostrato da Microsoft è solo un prototipo che al momento presenta grandissime limitazioni. Fondamentalmente è un piccolo visore collegato a un computer casalingo abbastanza potente, siamo a uno stadio produttivo inferiore a quei telefoni portatili di una volta che venivano commercializzati dentro una valigetta che faceva da batteria. Inoltre, non è assolutamente detto che Microsoft prosegua nella ricerca di un prodotto commercialmente valido. Tuttavia, visto l’interesse per la realtà virtuale che Facebook ha recentemente mostrato e le voci che si rincorrono sui progetti Apple, non sarebbe poi così strano se a Redmond stessero cercando di presentarsi in prima linea in questo nuovo mercato. Potrebbe rivelarsi una mossa saggia dopo aver perso il treno degli smartphone, lasciando campo libero a Google e Apple.

da L.F. Corriere della Sera

Realtà aumentata – i dispositivi consumer pronti nei prossimi tre anni.

Oculus, Google, Microsoft hanno già pronti i dispositivi in grado di leggere la realtà aumentata ovunque ci troviamo. 

Non solo occhiali , smartphone , ma anche visori da applicare all’auto, schermi per i mezzi trasporto (treni, pullman, aerei ).

Piccole telecamere con potentissimi ricevitori wireless da applicare sugli abiti.

Congegni già testati e pronti per esser Messi in commercio. Ma cosa manca allora oggi ? Una strategia di distribuzione, un accordo delle grandi imprese mondiali per un mercato che interessa a tanti. Non con rimane che prepararci ed aspettare con cognizione che questa rivoluzione si compia. Ma possiamo anche cominciquale sviluppo può essere il piu positivo per noi, la nostra vita ed i nostri.

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GGShooter4 il videogioco con la Realtà Aumentata è tornato!

#RiprenditiiltuoNatale.
Per gli appassionati di videogiochi e della realtà aumentata, è tornato GGShooter con un nuovo livello, il gioco di Natale.
Ci sono nuovi personaggi: Kira, Husky, Gelor e il pupazzo di neve. C’è una storia, che inizia così: “Kira sotto le feste ama stare in giro tutto il giorno; appena può si precipita nel parco davanti alla scuola. Lì ama correre, rotolarsi nella neve e costruire il suo pupazzo di neve. Con lei c’è sempre Husky, il suo affettuoso cane ed amico. Ogni anno Kira è più grande ma il suo pupazzo è sempre uguale. Lo stesso naso e gli stessi bottoni. Persino le stesse braccia, fatte con i rami che Kira accuratamente tiene nascosti nel bosco per un anno intero. Insomma quel pupazzo per lei è quasi…umano”.
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